Daria Bignardi e il suo sogno per i Gay italiani

Una giornalista che amo, sobria e sempre dritta al sodo nelle sue interviste, non troppo serie sempre ma piacevoli e che ti lasciano sorpreso alle volte. Via Vanity fair: Scrivo da una piccola e bellissima città, Lubiana, in Slovenia, dove la scorsa settimana è stato approvato il matrimonio tra persone dello stesso sesso: basta superare il confine ormai, per sposarsi, e non è più una metafora. Ma noi, quando lo supereremo questo confine? Mai, si direbbe, visto come siamo indietro. Mentre nel resto del mondo civile si sposa chi si vuole, da noi si esulta se il Tar dice no ad Alfano che aveva bloccato le trascrizioni, fatte dal Sindaco di Roma, dei matrimoni celebrati all’estero. L’Italia è ancora il posto dove un professore di liceo può affiggere nella bacheca della scuola questo messaggio: «La natura ha stabilito di strutturare il corpo dell’uomo affinché si unisca a quello della donna. L’unica relazione in grado di generare la vita è quella tra uomo e donna e il matrimonio è il riconoscimento giuridico di questa relazione. Imporre l’uguaglianza di altri tipi di rapporto è una scelta priva di riscontro con la realtà».
 Siamo l'unico paese, insieme alla Grecia a non avere una legge che protegga da un punto di vista legale le coppie omosessuali.

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