Disney- Aladdin a Maggio in tutti i cinema

Sarà uno dei successi della primavera 2019. Il nuovo film Disney "Aladdin", è pronto per uscire nelle sale di tutto il mondo il prossimo Maggio.
Ma ripercorriamo brevemente la storia del cartone che è uscito nel lontano 1992. È considerato il 31° Classico Disney secondo il canone ufficiale e fa parte dei film dell'era del Rinascimento Disney. Il film è stato diretto da Ron Clements e John Musker ed è basato sul famoso racconto persiano di Aladino e la lampada meravigliosa contenuto nella raccolta di novelle orientali Le mille e una notte.Il film ha incassato 19.2 milioni di dollari nel suo primo weekend, classificandosi secondo al botteghino dietro a Mamma, ho riperso l'aereo. Nel film (come del resto nell'immaginario collettivo) la storia è ambientata in Medio Oriente, in un regno immaginario chiamato Agrabah, mentre la favola originale di Aladino è ambientata in un anonimo regno dell'antica Cina. Nel film, Aladdin viene descritto come un ragazzo poverissimo e generoso quotidianamente in fuga dalle guardie reali a causa dei furti che commette e sempre disposto a dividere il suo poco cibo con gli orfanelli più sfortunati di lui. Nella favola, invece, Aladino è (almeno inizialmente) un personaggio molto meno virtuoso che passa i suoi giorni a bighellonare per le strade con i suoi amici e talmente incline alla pigrizia e all'egoismo da rendersi responsabile della morte di crepacuore di suo padre.Nel seguito direct-to-video "Aladdin e il re dei ladri" del 1996, inoltre, si scopre che il padre di Aladdin, da sempre creduto morto, é in realtà il leader dei 40 ladroni e si chiama Cassim, mentre all'inizio della favola viene narrato che il padre di Aladino era un umile sarto e si chiamava Mustafà. Nel film, Aladdin abita in una soffitta fatiscente solo con la sua scimmietta Abù (inventato appositamente per il film) e si fa intendere che sia orfano poiché non vengono mai nominati i suoi genitori. Nella favola, invece, dopo la morte di suo padre, Aladino continua a vivere con la madre vedova, che lo mantiene pazientemente pur mal sopportandone i difetti. Nel film, Aladdin vede la principessa Jasmine per la prima volta mentre questa è in visita in incognito al mercato e la scambia per una ragazza povera, mentre nella favola, Aladino, curioso di vederla togliersi il velo dal viso, la vede per la prima volta osservandola di nascosto mentre si sta recando al bagno scortata da ancelle ed eunuchi. Nel film questo accade prima che Aladdin sia entrato in possesso della lampada, mentre nella favola accade qualche tempo dopo la sua fuga dalla caverna. Nel film la principessa amata da Aladdin viene chiamata Jasmine, mentre nella favola si chiama Badr-Al-Budur. Nel film, Jafar si presenta per la prima volta ad Aladdin travestito da vecchissimo barbone e lo aiuta ad evadere di prigione in cambio del suo aiuto per recuperare la lampada dal fondo della Caverna delle Meraviglie, mentre nella favola Aladino e il mago africano si incontrano per la prima volta mentre il protagonista sta giocando per le strade con i suoi amici e quest'ultimo, per ottenere la sua fiducia, inganna lui e sua madre spacciandosi per suo zio, fratello del suo defunto padre. Inoltre, il mago si presenta riccamente abbigliato e non coperto di stracci come nel film. Nel film la Caverna delle Meraviglie si trova sotto la sabbia del deserto e il suo ingresso ha l'aspetto di una gigantesca testa di tigre,mentre della favola si trova in una valle tra due monti e vi si può accedere attraverso una botola nascosta. Nel film la "chiave" per la Caverna delle Meraviglie è costituita dalle due metà di uno scarabeo di bronzo che Jafar si è procurato con l'aiuto di un tagliagole, mentre nella favola la botola che conduce sottoterra appare solo dopo che il mago africano ha messo in pratica un rituale e recitato una formula magica. Nel film, Jafar viene rappresentato come un malvagio stregone con la carica di gran visir del sultano, che intende tradire per impossessarsi del trono, mentre nella favola originale il mago africano che conduce Aladino alla caverna e il gran visir sono due personaggi diversi, e solo il primo è l'antagonista della storia. Nel film viene subito spiegato che Jafar vuole impossessarsi della lampada per ordinare al genio di farlo diventare il nuovo sultano, mentre nella favola non viene mai specificato quali desideri intendesse esprimere il mago africano se mai fosse riuscito a prendere la lampada. Nel film il Genio può esaudire solo tre desideri per ogni suo padrone e con particolari clausole (non può uccidere, far innamorare e riportare in vita i morti), mentre nella favola non ha limitazioni di nessun tipo. Nel film, Aladdin, Abù e il tappeto rischiano di essere sepolti vivi nella Caverna delle Meraviglie a causa dello scimmiotto, che non resiste alla tentazione di prendere un diamante nonostante l'avvertimento di non toccare altro che la lampada. Nella favola non accade nulla del genere poiché la caverna non crolla ma è il mago africano che, spazientito dalle troppe domande di Aladino, richiude la botola e lo lascia là sotto. Nel film, Aladdin torna all'ingresso della Caverna delle Meraviglie senza aver preso altro che la lampada, mentre nella favola si ferma a raccogliere tesori e pietre preziose. Nel film, Jafar vive alla corte del sultano di Agrabah, mentre nella favola il mago africano (di cui è taciuto il nome) è originario del Mahgreb, ed è giunto in Cina dopo un lungo viaggio con la precisa intenzione di impossessarsi della lampada servendosi di Aladino.

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